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UNO SGUARDO ALLA CRESCITA

L’economia africana, nonostante la pandemia e la battuta d’arresto del 2020, continua a crescere a un ritmo più sostenuto dei Paesi occidentali.

L’African Economic Outlook 2021 stima un’espansione media del 3,4% dei mercati panafricani, con percentuali variabili da Paese a Paese: Marocco, Tunisia e Mauritius, sono gli Stati destinati ad avere una crescita maggiore, addirittura del 6,2%; Algeria, Nigeria e Angola, si attesteranno sul 3%; Etiopia e Costa d’Avorio arriveranno al 4%.

Tutti questi indici testimoniano come investire in Africa sia una scelta di visione, destinata a dare un ritorno interessante nel lungo periodo, soprattutto attivando strategie sostenibili e di deciso impatto sociale, economico e ambientale. Trasformare la crisi Covid in opportunità è il must del 2021: perseguire la sicurezza alimentare e nutrizionale con progetti di agrobusiness rilevanti, ripensare i sistemi sanitari e di protezione sociale, alimentare il settore privato che sta aumentando esponenzialmente la sua portata, anche a fronte di sistemi pubblici e istituzionali meno presenti. Quest’ultimo aspetto è di particolare rilevanza anche a fronte delle numerose pmi guidate da donne, più intraprendenti e ricettive nel cogliere le opportunità dei mercati.

Agire in solitaria non è la strada più corretta, considerando principalmente la differenza culturale e la necessità di conoscere approfonditamente norme e tradizioni che, quasi sempre, nel continente africano viaggiano in parallelo. Affiancarsi ad esperti dei mercati di area e iniziare un percorso di conoscenza e di sviluppo dell’idea d’investimento è la soluzione più corretta, mantenendo sempre il focus sulla sostenibilità e responsabilità di impresa. Muoversi con oculatezza e tempestivamente è molto importante, considerando l’attuale colonizzazione cinese in molte zone dell’Africa, spesso condotta con pratiche poco rispettose dei diritti umani e dei territori in cui avviene. Un futuro diverso è possibile ma, soprattutto, è davvero realizzabile, iniziando a seguire gli SDGs globali e rendendoli autenticamente concreti.


Purtroppo si constatano sempre pratiche scorrette di greenwashing da parte di multinazionali e di brand che, al contrario, proseguono imperterriti la loro politica di colonizzatori e sfruttatori delle risorse africane. Per questo, diventa sempre più significativo agire con azioni mirate, trasparenti ed eticamente giuste, in grado di costituire imprese responsabili ma anche di sviluppare un welfare del territorio impattante e circolare dove tutta la popolazione locale è coinvolta. Nell’agenda 2021 l’Africa è e sarà sempre più centrale nello scacchiere sociale ed economico: la capacità di chi avrà la giusta visione di crederci sarà sicuramente ricambiata nel tempo.

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